Heidegger sull’abbandono

Heidegger e l'abbandono

Heidegger descrive così l’abbandono:

Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della tecnica. Di gran lunga più inquietante è che l’uomo non è affatto preparato a questo radicale mutamento del mondo.

Di gran lunga più inquietante è che non siamo ancora capaci di raggiungere, attraverso un pensiero meditante, un confronto adeguato con ciò che sta realmente emergendo nella nostra epoca.”

Tratto da “L’abbandono” di Martin Heidegger

Heidegger é il filosofo tedesco considerato il maggior esponente dell’esistenzialismo ontologico e fenomenologico.

Quel che traspare dall’opera citata è una speranza e quasi un’attesa religiosa che, se pure il destino del mondo sfugga alle decisioni dei singoli uomini, un cambiamento epocale potrà un giorno verificarsi.

Il termine «abbandono» intende richiamare l’uomo a un atteggiamento speculativo di fronte alla realtà, che consiste, a suo avviso, in un raccoglimento che lascia-essere le cose così come sono, senza intervenire.

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