
La Metafisica in Heidegger viene descritta nel libro “Che cos’è metafisica”?

«Gli ambiti delle scienze sono lontani l’uno dall’altro. Il modo di trattare i loro oggetti è fondamentalmente diverso.
Questa moltitudine di discipline, tra loro così disparate, oggi è tenuta assieme dall’organizzazione tecnica delle università e delle facoltà, e conserva un significato solo per la finalità pratica delle singole specialità.
Ma il radicarsi delle scienze nel loro fondo essenziale si è inaridito ed estinto.
Eppure in tutte le scienze, seguendo gli intenti che sono loro propri, noi ci rapportiamo all’ente stesso.
Non c’è, infatti, dal punto di vista delle scienze, un campo che abbia preminenza sull’altro, non la natura sulla storia, né viceversa. Non c’è modo di trattare gli oggetti che sia superiore all’altro.
La conoscenza matematica non è più rigorosa di quella storico-filologica. Essa ha solo il carattere dell’“esattezza” che non coincide col rigore […]
Tutte le scienze, come tali, sono governate da quel riferimento al mondo che fa loro cercare l’ente stesso, per farne l’oggetto di un’indagine e di una determinazione fondante, secondo il suo contenuto essenziale e secondo il suo modo d’essere.
Si attua così nelle scienze, in conformità alla loro idea, un approssimarsi a ciò che vi è di essenziale in tutte le cose […]
Ciò a cui tende il riferimento al mondo è l’ente stesso e nient’altro. Ciò da cui ogni atteggiamento assume la propria direzione è l’ente stesso–e al di là di questo nient’altro. Ciò con cui, nell’irruzione, avviene che la ricerca si confronti, è l’ente stesso, e al di là di questo nient’altro.
Ma che strano: proprio nell’assicurarsi di ciò che gli è più proprio, l’uomo di scienza parla, esplicitamente o meno, di un qualcosa d’altro.
Ciò che dev’essere indagato è l’ente soltanto, e sennò niente; solo l’ente e oltre questo niente; unicamente l’ente e al di là di questo niente […]
Che cosa può essere per la scienza il niente se non una mostruosità e una fantasticheria? Se la scienza ha ragione, allora una cosa è certa: del niente la scienza non vuol saperne niente […] Che ne è del niente?»