Nel Simposio Platone parla soprattutto dell’oggetto dell’amore, la bellezza, ma indaga anche la natura dell’amore attraverso il mito di Eros. Sebbene prenda le distanze dalla mitologia, che presenta Eros come «il più bello fra tutti gli immortali» (Esiodo), Platone conserva la dimensione dinamica, inquietante, di questa tradizione, che fa di Eros un’energia che spinge alla ricerca della bellezza in tutte le sue manifestazioni, fino a giungere alla bellezza in sé. Essendo quest’energia presente in ogni individuo, Platone definisce l’uomo stesso come “tensione” verso il bello. Il racconto è narrato da Diotima.