Sartre: La responsabilità e la libertà umana

Questo brano tratto da “Essere e Nulla” di Sartre affronta il concetto fondamentale dell’esistenzialismo: la responsabilità individuale e la libertà umana. Secondo Sartre, l’uomo è condannato a essere libero, il che significa che non può sfuggire alla responsabilità delle proprie scelte e dell’impatto che queste hanno sul mondo e su se stesso.

Sartre e la condanna ad essere liberi

“L ’uomo, essendo condannato a essere libero, porta il peso del mondo tutto intero sulle spalle: egli è responsabile del mondo e di se stesso in quanto modo d’essere. […] La responsabilità del per-sé è molto grave, perché è colui per cui succede che c’è un mondo; e poiché è pure colui che si fa essere, qualunque sia la situazione in cui si trova, il per-sé deve assumere interamente la situazione col suo coefficiente di avversità , fosse pure insostenibile; deve assumerla con la coscienza orgogliosa di esserne l’autore, perché gli inconvenienti peggiori o le peggiori minacce che rischiano di raggiungere la mia persona non hanno senso che per il mio progetto; compaiono sullo sfondo del mio progetto di impegno. È quindi insensato pensare di rammaricarsi, perché nulla di estraneo ha deciso di ciò che proviamo, di ciò che viviamo o di ciò che siamo. […] La costrizione non può avere alcuna presa su una libertà : non ho avuto scuse, perché […] la qualità propria della realtà-umana è di essere senza scuse. Non mi resta dunque altro che rivendicare questa guerra. […] Vivere questa guerra, significa scegliermi mediante essa e sceglierla mediante la scelta di me stesso. Non può esistere il problema di considerarla come “quattro anni di vacanza” o di “rinvio”, come una “sospensione di seduta”, essendo l’essenziale della mia responsabilità altrove, nella mia vita coniugale, familiare, professionale. Al contrario, in questa guerra che ho scelto mi scelgo di giorno in giorno e la faccio mia facendomi. Se deve essere quattro anni vuoti, sono io che ne porto la responsabilità. […] Totalmente libero, […] profondamente responsabile della guerra come se l’avessi dichiarata io, non potendo vivere nulla senza integrarlo alla mia situazione, impegnarmi completamente in essa e lasciarle la mia impronta, devo essere senza rimorsi né rimpianti come sono senza scuse, perché dal momento del mio nascere all’essere, porto il peso del mondo da solo senza che nulla né alcuno possano alleggerirlo. […] Sono abbandonato nel mondo , non nel senso in cui sarei abbandonato e passivo in un universo ostile, come l’asse che fluttua sulle onde, ma invece nel senso in cui mi trovo improvvisamente solo e senza aiuto, impegnato in un mondo di cui porto completamente la responsabilità, senza potere, per quanto io faccia, strapparmi, fosse anche solo per un momento, a questa responsabilità, perché il desiderio stesso di fuggire la responsabilità mi fa responsabile; farmi passivo nel mondo, rifiutarmi di agire sulle cose e sugli altri vuol ancora dire scegliermi, e il suicido è un modo fra i tanti di essere nel mondo.”

Il peso del mondo sulle spalle dell’uomo

L ’uomo, essendo condannato a essere libero, porta il peso del mondo tutto intero sulle spalle: egli è responsabile del mondo e di se stesso in quanto modo d’essere.

L’assunzione della responsabilità del “per-sé”

La responsabilità del per-sé è molto grave, perché è colui per cui succede che c’è un mondo; e poiché è pure colui che si fa essere, qualunque sia la situazione in cui si trova, il per-sé deve assumere interamente la situazione col suo coefficiente di avversità, fosse pure insostenibile; deve assumerla con la coscienza orgogliosa di esserne l’autore, perché gli inconvenienti peggiori o le peggiori minacce che rischiano di raggiungere la mia persona non hanno senso che per il mio progetto; compaiono sullo sfondo del mio progetto di impegno.

Senza scuse né rimpianti per Sartre

È quindi insensato pensare di rammaricarsi, perché nulla di estraneo ha deciso di ciò che proviamo, di ciò che viviamo o di ciò che siamo. La costrizione, secondo Sartre, non può avere alcuna presa su una libertà: non ho avuto scuse, perché la qualità propria della realtà-umana è di essere senza scuse.

Sartre: la guerra come scelta personale

Non mi resta dunque altro che rivendicare questa guerra. Vivere questa guerra significa scegliermi mediante essa e sceglierla mediante la scelta di me stesso. Non può esistere il problema di considerarla come “quattro anni di vacanza” o di “rinvio”, come una “sospensione di seduta”, essendo l’essenziale della mia responsabilità altrove, nella mia vita coniugale, familiare, professionale.

La responsabilità come parte integrante dell’esistenza

Al contrario, in questa guerra che ho scelto mi scelgo di giorno in giorno e la faccio mia facendomi. Se deve essere quattro anni vuoti, sono io che ne porto la responsabilità. Totalmente libero, profondamente responsabile della guerra come se l’avessi dichiarata io, non potendo vivere nulla senza integrarlo alla mia situazione, impegnarmi completamente in essa e lasciarle la mia impronta, devo essere senza rimorsi né rimpianti come sono senza scuse, perché dal momento del mio nascere all’essere, porto il peso del mondo da solo senza che nulla né alcuno possano alleggerirlo.

L’abbandono nel mondo e l’impegno attivo

Sono abbandonato nel mondo, non nel senso in cui sarei abbandonato e passivo in un universo ostile, come l’asse che fluttua sulle onde, ma invece nel senso in cui mi trovo improvvisamente solo e senza aiuto, impegnato in un mondo di cui porto completamente la responsabilità, senza potere, per quanto io faccia, strapparmi, fosse anche solo per un momento, a questa responsabilità, perché il desiderio stesso di fuggire la responsabilità mi fa responsabile; farmi passivo nel mondo, rifiutarmi di agire sulle cose e sugli altri vuol ancora dire scegliermi, e il suicidio è un modo fra i tanti di essere nel mondo.

/ 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Verified by MonsterInsights