Nulla è più facile che illudersi. Perché l’uomo crede vero ciò che desidera.

Demostene, è il più grande degli oratori greci. La sua vita e le sue opere si intrecciano strettamente con la caduta di Atene ad opera dela potenza macedone.
Il corpus demostenico comprende una sessantina di orazioni (demegorie, orazioni politiche e civili); l’Erotikós, esercitazione retorica sull’amore omosessuale; 6 lettere, di cui è contestata l’autenticità; 56 Proemi, forse preparati per una raccolta dallo stesso autore.
Dopo la sua morte, un buon numero di scritti si diffuse tra i letterati ateniesi sotto il suo nome. Tutte le opere di Demostene manifestano la sua abilità e il suo talento.
Maestro della parola, egli seppe raggiungere tutti gli effetti desiderati, dalla persuasione all’ironia, dalla commozione al sarcasmo.
Predilesse un periodare veloce, vibrante, veemente, pieno di pathos. Alternò alla semplicità l’uso di raffinate metafore, l’accensione delle iperboli, il ritmo incalzante delle interrogazioni.