"Vivere è mantenere in vita l’assurdo. Tenerlo in vita e soprattutto contemplarlo.“
Albert Camus, Il Mito di Sisifo

Ai piedi di una montagna un uomo arranca sotto il peso di un masso, senza mai fermarsi, e Il suo incedere avanza nell’ineluttabilità del tutto – ricercando il senso che gli permette di proseguire il cammino. La salita è ardua, ma mai una volta Sisifo si ferma. E anzi a guardarlo bene, si può credere anche che in fondo sia felice, nonostante tutto!
La metafora dell’esistenza mette in scena la condizione umana, e la letteratura – come l’arte – ci insegna che è possibile accettare la vita amando le sue contraddizioni. L’esistenzialismo francese, con Camus, ricomincia dall’uomo, dalle questioni ultime, e dagli interrogativi sul senso della vita, sui valori, sulla sofferenza e sulla morte. La ‘scelta’ diventa il trampolino di lancio con cui risollevarsi nonostante le miserie e la nostra vana possibilità di modificare gli eventi: c’è sempre una risorsa, che è quella di ripartire da se stessi, dalla propria capacità di reagire agli eventi e di sopportarli nonostante la fatica. Se non possiamo cambiare le cose, possiamo decidere come reagire ad esse!