Il gioco del silenzio

È […] nel silenzio e dal silenzio che l’io, il mondo e la parola emergono, tra loro originariamente uniti. Così come il mondo non è mai davanti a me, ma sempre mi circonda e mi attraversa, così come non faccio che vedere il mondo provenendo dal cuore del mondo, altrettanto accade alla parola.
Essa non parla se non dal silenzio del mondo e del silenzio del mondo: quel silenzio che la parola custodisce e reca in sé; quel silenzio che è così raro e difficile saper ascoltare. Sembra allora giusto dire che la virtù prima del filosofo non è la parola, bensì l’ascolto, non è la ragione espressa, ma la domanda silenziosa con il suo carico di angoscia e di stupore.
Un breve e acuto intervento filosofico su un tema importante da riscoprire: il silenzio come spazio per l’ascolto di sé e degli altri…
Vuoi leggere questo libro?
Ecco dove trovarlo: Il gioco del silenzio